S&P Global PMI®: l’attività terziaria di agosto in Italia segna un leggero rialzo

 S&P Global PMI®: l’attività terziaria di agosto in Italia segna un leggero rialzo

Dall’analisi degli ultimi dati PMI® e dopo il leggero calo di luglio, il settore terziario italiano ha registrato ad agosto un incremento dell’attività, con un marginale aumento della produzione del settore. Nel complesso, le condizioni della domanda sono rimaste attenuate, anche se il flusso totale dei nuovi ordini si è mantenuto pressoché stabile, nonostante la riduzione dei nuovi ordini esteri.

Il difficile contesto economico unito ai timori di recessione e alle preoccupazioni sulle pressioni inflazionistiche riflettono l’ulteriore calo della fiducia delle aziende di agosto. Il livello di ottimismo è stato il più debole da novembre 2020.

L’Indice destagionalizzato S&P Global PMI® dell’Attività Terziaria in Italia ha registrato ad agosto 50.5, in rialzo da 48.4 di luglio ha segnalato una ripresa dell’attività terziaria, anche se complessivamente solo marginale. Dai commenti raccolti in sede d’indagine, la riduzione degli effetti della pandemia da Covid-19 ha contribuito all’aumento dei livelli di attività.

In altri ambiti e dopo il leggero calo di luglio, il volume dei nuovi ordini è rimasto generalmente stabile nel corso del mese, con l’indice destagionalizzato corrispettivo posizionatosi appena al di sotto della soglia di non cambiamento di 50.0. Alcune aziende hanno riportato un miglioramento delle vendite legato all’alleggerimento delle misure anti-pandemiche, mentre altre hanno fatto riferimento a quanto le magre prospettive future abbiano continuato a pesare sulle condizioni della domanda.

Il flusso di ordini esteri ha indicato il primo calo da marzo, con riferimenti alla debole domanda da parte dei clienti, soprattutto quella proveniente dal mercato europeo.

Con l’attività generalmente stagnante, ad agosto le aziende hanno di nuovo registrato una contrazione del livello degli ordini ricevute ma non ancora completate, estendendo l’attuale sequenza di calo a tre mesi. Detto ciò, il tasso di declino del lavoro inevaso è rallentato nel corso del mese segnando valori complessivamente marginali.

Le aziende terziarie italiane hanno però continuato ad aumentare gli organici nel mese di agosto, proseguendo un trend mensile iniziato a maggio 2021. C’è da notare che il tasso di creazione occupazionale è rallentato ai minimi in sei mesi ed è stato nel complesso lieve.

Parlando di prezzi, le pressioni inflazionistiche di agosto hanno continuato a diminuire.

I costi medi affrontati dalle aziende terziarie italiane sono aumentati per il ventisettesimo mese consecutivo, e questo è stato collegato dalle aziende campione all’aumento delle spese energetiche, salariali, quelle relative al carburante e ai trasporti. Il tasso di inflazione dei costi è rallentato scendendo al valore più debole da dicembre 2021, ma restando comunque l’ottavo più veloce dell’indagine.

Come risposta all’aumento dei costi, a metà del terzo trimestre dell’anno, le aziende del terziario hanno di nuovo aumentato le tariffe medie applicate ai clienti. I dati raccolti hanno prevalentemente collegato quest’ultimo rialzo al trasferimento dei costi maggiori ai clienti finali. Nel dettaglio, il tasso d’inflazione è rallentato ai minimi in sei mesi, anche se ancora elevato per gli standard storici.

Concludendo, i dati di agosto hanno di nuovo indicato una riduzione della fiducia delle imprese terziarie italiane sulle prospettive di attività nei prossimi 12 mesi. Anche se ancora nel complesso positivo, il livello di ottimismo è crollato ai minimi in 21 mesi. Tra i fattori che hanno pesato sulla fiducia, le aziende intervistate hanno menzionato i timori di recessione, la guerra in Ucraina e le pressioni inflazionistiche.

La produzione del settore privato scende ancora, ma il tasso di contrazione rallenta

L’Indice S&P Global PMI della Produzione Composita in Italia* di agosto è rimasto al di sotto della soglia di non cambiamento, indicando il secondo mese consecutivo di declino del settore privato italiano. In rialzo rispetto a 47.7 di luglio, il valore di 49.6 di agosto segnala comunque un rallentamento del tasso di contrazione, ed un declino solo nel complesso marginale.

Dal punto di vista settoriale, la leggera ripresa dell’attività terziaria e il più lento declino della produzione manifatturiera hanno contribuito a contenere la contrazione generale.

In altri ambiti, i nuovi ordini sono ulteriormente diminuiti, ma il tasso di flessione è rallentato posizionandosi su valori marginali. La riduzione del carico di lavoro si è riflessa nel terzo calo mensile consecutivo del livello del lavoro inevaso, mentre il tasso di occupazione è rallentato segnando il valore più lento dell’attuale sequenza di crescita di 16 mesi.

Sui prezzi, il tasso di inflazione dei prezzi di vendita e di acquisto si è moderato ulteriormente, con un rallentamento generale in entrambi i settori.

Infine, la fiducia è rimasta storicamente attenuata.

Commento

Lewis Cooper, Economist presso S&P Global Market Intelligence, ha dichiarato: “Il settore terziario italiano ha registrato ad agosto un aumento dell’attività, con l’indice destagionalizzato corrispettivo poco superiore alla soglia di non cambiamento di 50.0. Le condizioni del mercato sono tuttavia rimaste attenuate. Gli ordini esteri sono diminuiti per la prima volta da marzo, ma il livello degli ordini totali, dopo il calo di luglio, si è complessivamente stabilizzato grazie alla migliore prestazione degli ordini nazionali. Il ritorno alla crescita del settore terziario, unito alla più lenta contrazione della produzione industriale, ha contribuito a frenare il calo degli indici compositi, anche se la produzione del settore privato italiano ha indicato la seconda contrazione mensile consecutiva. Notizie positive provengono ancora una volta dallo stato dell’inflazione, visto che il tasso inflazionistico dei costi e dei prezzi di vendita è di nuovo diminuito, restando comunque elevato rispetto agli standard storici. Il difficile ambiente economico che le aziende stanno affrontando, unito alla paura di una recessione e alla preoccupazione sulle pressioni inflazionistiche, si è riflesso in un lieve livello di ottimismo, che sebbene abbia indicato un marginale rialzo rispetto a luglio, è stato tra i più deboli di sempre”.

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