Nel 2024 si arresta la crescita della soddisfazione manifestatasi nel corso dell’anno precedente e la quota di persone soddisfatte si ferma al 46,3% (era il 46,6% nel 2023).
Vari i segnali negativi dal lato della soddisfazione per i singoli aspetti della vita quotidiana: scendono quella per le relazioni familiari (pari all’87,9%) e amicali (79,7%), quella per la salute e, soprattutto, quella per il tempo libero (66,3%).
In calo anche la soddisfazione economica personale quella lavorativa e la fiducia verso il prossimo.
L’indagine Aspetti della Vita Quotidiana rileva attraverso una pluralità di indicatori la soddisfazione per le condizioni di vita dei cittadini attraverso una pluralità di indicatori.
La soddisfazione per la vita nel suo complesso è uno degli indicatori utilizzati per la valutazione del benessere soggettivo degli individui.
Oltre che nella sua dimensione generale, la soddisfazione delle persone viene rilevata anche per alcuni ambiti specifici della vita quotidiana quali le relazioni familiari e amicali, la salute, il tempo libero, il lavoro e la situazione economica. Per quest’ultima si registrano le valutazioni delle famiglie riguardo la loro situazione economica negli ultimi 12 mesi e il giudizio sull’adeguatezza delle risorse economiche di cui la famiglia dispone. La fiducia negli altri, invece, misura la qualità delle relazioni sociali tramite quesiti utilizzati anche a livello internazionale. L’arco temporale di osservazione di giudizi e valutazioni comprende i 12 mesi precedenti l’intervista.
Stabile ed elevato il livello di soddisfazione per la vita
Alla domanda “Attualmente, quanto si ritiene soddisfatto della sua vita nel complesso?”, in base a un punteggio da 0 a 10 (dove 0 indica “per niente soddisfatto” e 10 “molto soddisfatto”), il 46,3% delle persone di 14 anni e più indica livelli di punteggio alti (8-10), il 39,2% giudica la propria vita mediamente soddisfacente (6-7), mentre solo il 12,3% la valuta con punteggi bassi (0-5).
Nel contesto di un livello di soddisfazione stabile ed elevato nei confronti della vita, non mancano tuttavia segnali in controtendenza. Lo confermano pressoché tutti i principali indicatori che nel 2024 arretrano rispetto all’anno precedente. Tra questi, nel quadro dei rapporti interpersonali, diminuisce di 1,4 punti percentuali la soddisfazione per le relazioni familiari (pari all’87,9%), di 1,3 punti percentuali quella per le relazioni amicali (79,7%), di 1,8 punti percentuali quella per il tempo libero (66,3%).
Sul piano personale scende anche il livello di soddisfazione per la propria salute (78,5%, 1,2 punti percentuali in meno sul 2023). Infine, sul versante più propriamente socio-economico, scende tanto la soddisfazione per il lavoro (77,6%, 2,4 punti percentuali in meno su 2023) quanto quella per la situazione economica personale (57,6%, 1,9 punti percentuali in meno). Unico segnale parzialmente positivo è la riduzione della percentuale di famiglie che valutano peggiorata la propria situazione economica generale rispetto all’anno precedente (4,4 punti percentuali in meno), problema che comunque interessa circa 3 famiglie su 10.
In conclusione, si sottolinea come anche un indicatore generico quale quello relativo alla fiducia nei confronti del prossimo (22,5%) segni il passo, scendendo di 2,3 punti percentuali.
La soddisfazione per la vita è più elevata tra gli uomini
Rispetto al 2023, la quota dei rispondenti con un’elevata soddisfazione per la vita è sostanzialmente stabile al 46,3%, mentre si riduce la quota di persone che attribuisce alla soddisfazione per la vita un punteggio medio (6-7) (Figura 1).
Il quadro dei giudizi espressi dalle persone in relazione alle caratteristiche socio-demografiche si mostra stabile nel tempo. Gli uomini rimangono più soddisfatti delle donne (il 47,7% rispetto al 45,0%), anche se le differenze di genere a favore dei primi si riducono lievemente rispetto al 2023.
La soddisfazione diminuisce tendenzialmente con il progredire dell’età. Lungo l’arco della vita la quota di punteggi alti per la soddisfazione tende a calare di circa 20 punti percentuali: nella classe 14-17 anni il 60,8% esprime una elevata soddisfazione, quota che si riduce al 40,1% tra le persone con 75 anni e più. In confronto all’anno precedente si rileva, inoltre, un aumento di persone insoddisfatte (punteggio 0-5) nella classe di età 25-34 anni (dal 9,8% al 12,2%).