Nel contesto attuale del mercato dell’auto, caratterizzato da forte incertezza, l’andamento dei ricavi delle imprese di autoriparazione mostra un andamento positivo, anche se con segnali di rallentamento nel primo bimestre del 2025, nonostante la volatilità delle immatricolazioni di nuove autovetture. L’analisi è proposta nel rapporto dell’Ufficio Studi di Confartigianato realizzato in collaborazione con l’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia ‘Le tendenze della filiera dell’automotive e dei servizi di autoriparazione’ – qui per scaricarlo – presentato nei giorni scorsi ad Autopromotec nel corso del convegno organizzato da Confartigianato Autoriparazione.
Nonostante l’incertezza nel settore automobilistico — dovuta a cali di produzione (-23,9% in Italia nel primo trimestre 2025) e vendite ancora instabili — il comparto dell’autoriparazione continua a mostrare un significativo dinamismo. Nel 2024, il fatturato dell’autoriparazione in Italia è cresciuto del +7,5% su base annua, superando la media UE (+5,8%) e quella dei principali partner europei, con la Spagna che segna un +6,4%, la Germania un +5,0% e la Francia un +4,0%. Il settore dell’autoriparazione è stato il più dinamico tra i servizi a maggiore vocazione artigiana.
La crescita del fatturato in Italia è ancora più marcata in termini reali, grazie a una minore dinamica dei prezzi al consumo dei servizi di autoriparazione che nella media dei primi quattro mesi del 2025 salgono del 2,7%, inferiore al 4,2% della media UE e inferiore a quella dei maggiori paesi europei. Nei primi due mesi del 2025, la crescita prosegue ma con intensità minore: +1,9% in Italia, sotto la media UE del +3,9%.
I numeri chiave dell’Autoriparazione in Italia – Nel primo trimestre 2025 nel settore sono registrate 89mila imprese con 211mila addetti. Nel confronto internazionale, l’Italia è al primo posto in UE a 27 per imprese dell’autoriparazione e al secondo posto per numero degli addetti, dietro alla Germania (276mila addetti). Nel settore vi è un’alta vocazione artigiana, con 67mila imprese artigiane pari al 74,9% del settore e che danno lavoro 155mila addetti pari al 73,3% dell’occupazione dell’autoriparazione italiana.
Nell’ultimo triennio i ricavi dell’autoriparazione hanno registrato una crescita costante, a differenza delle immatricolazioni di auto nuove che sono risultate più volatili. L’autoriparazione gode di una domanda strutturalmente più stabile, legata alla manutenzione del parco circolante, soprattutto in un paese come l’Italia, che presenta il più alto tasso di motorizzazione tra i 27 paesi dell’UE, indicatore espresso dal rapporto tra parco circolante autovetture e popolazione residente.
Lontani i target di diffusione dell’auto elettrica – Sul trend del settore dell’autoriparazione influiscono diversi fattori, tra cui un parco auto molto vasto e datato in Italia, le difficoltà nella vendita di nuove vetture, una transizione elettrica ancora lenta nel paese, che mantiene alta la domanda di manutenzione tradizionale. Per raggiungere i target di risparmio energetico del PNIEC è attesa “una diffusione complessiva di quasi 6,5 milioni di veicoli ad alimentazione elettrica al 2030 di cui circa 4,3 milioni di veicoli elettrici puri (BEV)”. Nel 2024 il parco circolante è composto da 285 mila veicoli elettrici e per arrivare all’obiettivo dovrebbe crescere al ritmo di 669mila veicoli elettrici all’anno, mentre il trend del primo quadrimestre del 2025 proietta su base annua immatricolazioni di autovetture elettriche che si fermano a 89mila unità.
Nelle valutazioni della Commissione europea dei piani nazionali per l’energia e il clima (PNEC) pubblicate ieri si sottolinea che per l’Italia il piano si basa su una forte diffusione dei veicoli elettrici che, secondo il documento di lavoro dei servizi della Commissione, “è difficilmente compatibile con la flotta esistente”.
Digitale, a che punto siamo? – Infine, il report di Confartigianato esamina alcune evidenze su investimenti e capitale umano per la transizione digitale e green del settore dell’autoriparazione, fornendo un pacchetto informativo a supporto del progetto G4I per l’innovazione digitale delle PMI, promosso da Confartigianato Imprese.
Fatturato dell’Autoriparazione 2021-2025 in Italia e UE a 27
Anni 2022- 2024 e primo bimestre 2025, var. % tendenziale, Indice corretto per gli effetti di calendario – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
Fatturato dell’Autoriparazione 2024 e primo bimestre 2025 nei principali paesi UE
2024 e primo bimestre 2025, var. % tendenziale, Indice corretto per gli effetti di calendario – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat