STUDI CONFARTIGIANATO – Finanza d’impresa: con le garanzie +8,9% il credito alle MPI, in calo la moratoria. Penalizzate le micro imprese a basso rischio

 STUDI CONFARTIGIANATO – Finanza d’impresa: con le garanzie +8,9% il credito alle MPI, in calo la moratoria. Penalizzate le micro imprese a basso rischio

Crescono i prestiti alle MPI – L’analisi dei dati sull’andamento del mercato del credito pubblicati venerdì scorso nella Relazione annuale della Banca d’Italia evidenzia una attenuazione della crescita dei prestiti alle imprese, che salgono del 6,3% a fronte del +8,4% del 2020. In miglioramento il credito alla micro e piccole imprese che regista un aumento dell’8,9% a fronte del +6,8% registrato a fine 2020. Va segnalato che l’indagine qualitativa dell’Istat sul settore manifatturiero evidenzia a marzo 2021 una maggiore difficoltà di accesso al credito delle micro e piccole imprese rispetto alle medie e alle grandi.

Va peraltro sottolineato che il maggiore credito nel primo trimestre del 2021, in una fase congiunturale che rimane difficile, non sta sostenendo l’accumulazione di capitale – come evidenziato dalle indicazioni del panel di esperti del sistema Confartigianato raccolte nella 4^ rilevazione dell’Osservatorio Credito Covid-19 – ma viene utilizzato per sostituire la mancata liquidità generata dai ricavi, con il conseguente aumento degli oneri finanziari e riduzione del valore aggiunto.

Credit crunch anche per le micro imprese a basso rischio – Alla luce delle Considerazioni finali del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco secondo il quale il numero estremamente elevato di micro imprese italiane sarebbe la causa principale della fragilità del sistema produttivo, l’intervento del Presidente di Confartigianato Marco Granelli ha evidenziato come “il problema del Paese non sono i piccoli imprenditori ma l’ambiente che li circonda”, indicando che “le condizioni di un habitat nazionale poco favorevole all’iniziativa economica, sia essa micro, piccola, media o grande”.

Un caso di ‘habitat sfavorevole’ si riscontra anche nel mercato del credito e consiste nella imperfetta valutazione della rischiosità d’impresa, da cui scaturisce un eccessivo razionamento dei prestiti per le imprese più piccole. Prendendo a riferimento le condizioni normali di mercato, precedenti allo scoppio della pandemia, l’analisi dei dati pubblicati da Banca d’Italia sui prestiti per classe di rischio e dimensione di impresa evidenzia che a metà 2019 tra le imprese a basso rischio, il credito sale per quelle grandi del 3,4%, per quelle media del 2,5% e per le piccole dell’1,8% mentre per le micro imprese scende dello 0,4%.

Credito rarefatto pesa sulla produttività – Un eccessivo razionamento del credito per le micro imprese rallenta gli investimenti mentre una valutazione di eccessiva rischiosità influisce su maggiori oneri finanziari che riducono la creazione di valore aggiunto: entrambi i fenomeni contribuiscono ad un più basso profilo della produttività per questa tipologia di imprese.

Il ruolo delle garanzie pubbliche – Un’analisi della dinamica del credito accordato alle imprese tra marzo e dicembre del 2020 mostra che l’aumento registrato ha riguardato i prestiti a lungo termine, a fronte di una diminuzione di quelli a breve; l’incremento dei prestiti a lungo termine è quasi interamente determinato dalle imprese che hanno ricevuto prestiti garantiti, mentre la lieve riduzione del debito a breve ha interessato tutte le aziende.

Su questo fronte va ricordato il rilevante intervento pubblico, reso necessario per evitare una disastrosa crisi di liquidità conseguente alla mancanza di oltre 400 miliardi di euro di ricavi per le imprese: a fronte di una crisi di liquidità che fino a quest’estate vede coinvolto ancora un terzo (33,9%) delle micro e piccole imprese, al 7 maggio 2021 le moratorie attive a favore delle imprese riguardano prestiti per circa 117 miliardi di euro, in riduzione di 77 miliardi rispetto ai 194 miliardi rilevati a fine 2020. In parallelo, tra il 17 marzo 2020 e il 18 maggio 2021, sono salite ad oltre 2,1 milioni le richieste pervenute al Fondo di Garanzia per garanzie sui prestiti per un importo complessivo di oltre 168,5 miliardi di euro. Di queste, oltre 1,1 milioni si riferiscono a finanziamenti fino a 30.000 euro, con percentuale di copertura al 100%, per un importo finanziato di circa 22,2 miliardi di euro.

Su questo fronte, a seguito delle richieste avanzate da Confartigianato e dal sistema delle imprese, il Decreto legge ‘Sostegni-bis’ varato lo scorso 25 maggio ha prorogato fino al 31 dicembre 2021 la moratoria legale e la garanzia pubblica del Fondo Centrale di Garanzia.

L’analisi del mercato del credito nel 13° report Covid-19 di Confartigianato ‘Economia, MPI e varo del PNRR nella primavera 2021’. Clicca qui per scaricarlo.

PRESTITI PER DIMENSIONE DI IMPRESA

 2018-2020 e I trim. 2021, variazioni percentuali sui 12 mesi a fine periodo – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d’Italia

DIFFICOLTÀ DI ACCESSO AL CREDITO PER IMPRESE MANIFATTURIERE: TOTALE IMPRESE PICCOLE IMPRESE

marzo 2019-marzo 2021, dati trimestrali, percentuale netta imprese riportano difficoltà di accesso al credito – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

PRESTITI PER CLASSE DI RISCHIO E DIMENSIONE DI IMPRESA

Giugno 2019 – variazioni percentuali sui 12 mesi, campione di 460 mila società capitali – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d’Italia e Cerved

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