STUDI CONFARTIGIANATO – Le biciclette nella crisi delle filiere globali, ma il made in Italy resiste: produzione +3% ed export +17% rispetto pre-crisi

 STUDI CONFARTIGIANATO – Le biciclette nella crisi delle filiere globali, ma il made in Italy resiste: produzione +3% ed export +17% rispetto pre-crisi

La costruzione di una bicicletta si avvale di componenti la cui produzione presenta marcate specializzazioni su scala globale e i flussi di commercio internazionale di biciclette e componentistica sono interessati dalla crisi delle filiere globali scoppiata con l’emergenza sanitaria da Covid-19.

Le filiere globali della bicicletta – Come ha evidenziato l’ultimo Rapporto Artibici di Confartigianato, i primi due esportatori mondiali per i pneumatici per biciclette sono Germania e Indonesia, per le camere d’aria sono Vietnam e India, per accessori per l’illuminazione sono Germania e Francia, per biciclette complete sono Paesi Bassi e Germania, per telai sono Vietnam e Cina – seguite da  Usa e Italia – per i cerchioni sono Italia e Francia, per cambi, mozzi e i freni e pedali sono Singapore e Giappone mentre per le selle sono Italia e Vietnam.

Le catene produttive globali non sono riuscite a riorganizzarsi completamente dopo lo shock Covid-19. Le strettoie dell’offerta in alcuni importanti esportatori mondiali si intrecciano con difficoltà nella logistica delle merci – in particolare negli Stati Uniti e in Europa – causate dalle restrizioni per contenere la diffusione dei contagi, con il conseguente aumento dei costi di trasporto e la scarsa disponibilità di container. Si sono dilatati i tempi di permanenza delle merci sulle banchine portuali e da inizio anno il costo medio per tratta del noleggio dei container si è triplicato, in particolare nella tratta dalla Cina all’Europa. I tempi di consegna dei fornitori hanno raggiunto i livelli massimi toccati all’apice della pandemia della scorsa primavera.

In parallelo salgono i prezzi delle materie prime, in particolare quelle utilizzate per biciclette e componentistica: secondo l’ultima rilevazione del Fondo Monetario Internazionale, a maggio 2021 i prezzi di metalli salgono dell’88,8% su base annua, con una spinta del 94% per il rame e un consistente aumento, del 66%, per l’alluminio. Lo shock sui costi di approvvigionamento sta generando qualche tensione sui prezzi al consumo, che a giugno 2021 per le biciclette segnano un aumento del 3,1% (era +3,9% a maggio, +2,9% ad aprile e +0,4% 12 mesi prima, a giugno 2020).

Sulle e-bike influisce la carenza, e il contemporaneo boom dei prezzi, del rame e dei c.d. ‘metalli rari’, su cui preme l’accelerazione della transizione green, che spinge la domanda di queste commodities per la produzione di auto elettriche e di impianti eolici e fotovoltaici.

Segnali di dinamismo della bicicletta made in Italy – Nonostante le difficoltà su scala mondiale, si osservano segnali di dinamismo del comparto della bicicletta made in Italy. Ad aprile 2021 la produzione cumulata degli ultimi 12 mesi è superiore del 3% allo stesso dato rilevato ad aprile 2019, precedente allo scoppio della pandemia. Performance positiva anche per le esportazioni, anch’esse valutate su base annuale: a marzo 2021 le esportazioni di biciclette, parti ed accessori cumulate negli ultimi 12 mesi sono superiori del 14,2% allo stesso dato rilevato a marzo 2020 e del 17% rispetto a marzo 2019.

Sul lato della domanda, diversi fattori hanno favorito un maggiore uso della bicicletta nell’arco dell’ultimo anno: intensificazione dell’attività fisica outdoor a seguito delle restrizioni alle attività sportive nelle palestre, lo stimolo del bonus mobilità varato con il Decreto legge ‘Rilancio’ a maggio dello scorso anno e, last but not least, le azioni individuali per contrastare il cambiamento climatico. L’uso di alternative all’auto privata più rispettose dell’ambiente – tra cui usare la bicicletta, camminare, i mezzi pubblici e il car-sharing – è una opzione che secondo l’ultima rilevazione di Eurobarometro pubblicata dalla Commissione europea nei giorni scorsi, interessa il 17% degli italiani e il 30% dei cittadini dell’Unione europea.

Per approfondire la bike economy è disponibile l’ultima edizione del Rapporto Artibici, con i relativi Highlights.

BICICLETTE: VALORE DELLA PRODUZIONE NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI

Aprile 2017-aprile 2021, milioni di euro, valore cumulato ultimi 12 mesi ad aprile, dati grezzi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

EXPORT FILIERA DELLA BICICLETTA NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI

marzo 2017-marzo 2021, valore cumulato ultimi 12 mesi a marzo, totale 11 codici filiera bici sistema armonizzato SH6 –  Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

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