STUDI CONFARTIGIANATO – Le tensioni del gas spingono il prezzo del kWh a +81% in Italia vs +33% in Eurozona

 STUDI CONFARTIGIANATO – Le tensioni del gas spingono il prezzo del kWh a +81% in Italia vs +33% in Eurozona

La recente analisi sulla crescita di Confartigianato ha esaminato le ultime previsioni della Commissione europea, mettendo in luce gli effetti negativi della guerra di invasione dell’Ucraina da parte della Russia e l’escalation della bolletta energetica, salita al 3,8% del PIL e in avvicinamento al massimo storico del 4% registrato dieci anni fa.

La pressione del gas sulla bolletta energetica – L’escalation del prezzo di riferimento del gas sul mercato europeo, che secondo l’ultima elaborazione dei dati su base mensile, a giugno segna un aumento del 280,2%, ampiamente superiore al +87,4% del prezzo del Brent, determina una maggiore dipendenza da questa commodity del peggioramento del saldo del commercio estero di energia. Sulla base dei dati disaggregati per prodotto, il gas, che un anno fa rappresentava il 28,8% delle importazioni di energia, ha determinato il 55,2% del peggioramento della bolletta energetica; un ulteriore 38,8% arriva dal petrolio greggio (a fronte del peso del 45% sulle importazioni energetiche), un 12,3% dell’energia elettrica, mentre il petrolio raffinato, con le esportazioni che superano l’import, controbilancia con un miglioramento di circa dieci punti percentuali (9,5%).

La trasmissione sui prezzi dell’elettricità – L’aumento del costo di approvvigionamento del gas naturale, fonte dominante nel mix di generazione elettrica – come emerge da precedenti analisi – determina forti ripercussioni sul mercato elettrico: nella media dei primi venti giorni di luglio il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica (PUN) tocca un nuovo massimo, segnando un aumento del 305,5% rispetto a luglio 2021.

Sono evidenti le ripercussioni sui prezzi dell’energia elettrica pagati dai consumatori italiani, caratterizzati da una più alta velocità di crescita rispetto agli altri maggiori paesi europei. L’esame degli indici dei prezzi al consumo pubblicati giovedì scorso da Eurostat conferma che la maggiore inflazione energetica in Italia è trainata dall’energia elettrica, il cui prezzo a giugno 2022 sale dell’81,3% rispetto dodici mesi prima, a fronte del +22,1% della Germania e il +7,6% della Francia. L’andamento dei prezzi dell’elettricità in Italia presenta un ritmo quasi triplo del +32,8% della media dell’Eurozona. Anche il prezzo del gas al consumo cresce di più in Italia (+63,1%), con un differenziale, seppur più contenuto rispetto a quello dell’energia elettrica, di oltre undici punti percentuali rispetto alla media del +51,6% dell’Eurozona. La dinamica appare meno marcata negli altri maggiori paesi europei, con il prezzo del gas che sale del 42,9% in Germania e del 44,4% in Francia.

Dinamica prezzi al consumo di energia elettrica e gas nei principali paesi Ue

Giugno 2022, var. % annua – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

Peso su importazioni e su crescita della bolletta energia per commodity

% su import degli ultimi 12 mesi ad aprile 2021 e % su aumento saldo import-export cumulato ultimi dodici mesi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

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