STUDI CONFARTIGIANATO – Tenuta dei volumi del made in Italy nel 2022 grazie ai settori MPI (+1,4%) e Moda (+4%)

 STUDI CONFARTIGIANATO – Tenuta dei volumi del made in Italy nel 2022 grazie ai settori MPI (+1,4%) e Moda (+4%)

L’analisi degli ultimi dati sul commercio estero evidenzia a gennaio 2023 una crescita tendenziale del 2,4% dell’export in volume che corrisponde ad una crescita in valore del 15,4%; in aumento le vendite all’estero anche su base mensile (+0,2% rispetto a dicembre 2022).

La bolletta energetica spinge saldo in negativo dopo 11 anni – Su base annuale il saldo tra esportazioni e importazioni, a seguito dell’esplosione della bolletta energetica è entrato in territorio negativo, segnano un -28.392 milioni di euro, pari all’1,5% del PIL: era dal 2011 che non si registrava un deficit del commercio estero di questa intensità. Il surplus non energetico ammonta a 83.031 milioni, pari al 4,3% del PIL, in leggera contrazione rispetto agli 85.810 milioni (4,8% del PIL) registrati nei dodici mesi precedenti.

Tiene l’export in volume, grazie alla crescita nei settori di MPI – Nel 2022 le esportazioni registrano una crescita sostenuta in termini di valore pari al 19,2%, ma la dinamica è influenzata dalla crescita dei prezzi, da cui deriva una sostanziale tenuta (-0,2%) del volume le esportazioni manifatturiere. In chiave settoriale il volume esportato è in aumento in Altri mezzi di trasporto con il +18,9%, Pelle con il +7,1%, Farmaceutica con il +4,4%, Tessili con il +2,4%, Alimentare con il +2,2%, Altre manifatture – principalmente gioielleria ed occhialeria – con il +2,2%, Computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi con il +2,1%, Abbigliamento con il +1,4% e Bevande con il +0,1%. Complessivamente il volume delle vendite all’estero della Moda cresce del 4,0% mentre quello dei settori a maggior concentrazione di MPI aumenta dell’1,4%. Flessioni più marcate per Macchinari ed apparecchiature (-4,8%) , Gomma e materie plastiche (-6,8%) e Legno (-7,8%).

Il confronto internazionale – Tornando all’esame delle esportazioni in valore, nonostante nel 2022 in Italia si registra una crescita dei prezzi alla produzione più contenuta di 0,7 punti alla media dell’Eurozona (12,3% vs 13,0% Uem), nel 2022 le esportazioni del made in Italy crescono del 20,0%, 1,3 punti in più rispetto alla Francia e addirittura 6,2 punti in più del +13,8% registrato dalla Germania. Sul mercato dei cambi, nell’anno segnato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è registrato l’indebolimento dell’euro sul dollaro (-11,0% su base annua).

Dinamica annuale del volume e del valore dell’export delle divisioni manifatturiere “no energy” e dei settori di MPI*

Anno 2022. Var. % annuale (volumi decrescenti). Pallini verdi: Settori di MPI, media ponderata con corrispondenti valori export – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

Dinamica export in valore  prezzi alla produzione no energy nei principali paesi Ue

2022, var. % rispetto 2021 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

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