STUDI CONFARTIGIANATO – Verso l’estate, sale la velocità di vaccinazione. Italia prima in UE per turismo nei mesi estivi

 STUDI CONFARTIGIANATO – Verso l’estate, sale la velocità di vaccinazione. Italia prima in UE per turismo nei mesi estivi

Prosegue il miglioramento della velocità di vaccinazione che in Italia al 9 maggio 2021 è salita a 0,76 dosi ogni 100 abitanti (media ultimi 7 giorni), consolidando un trend di progressiva crescita e superando dal 3 maggio la velocità di vaccinazione del Regno Unito, un benckmark per l’efficacia e rapidità delle politiche di vaccinazione.

La quota di popolazione che ha ricevuto almeno una dose di vaccino in Italia è pari al 27,8%, inferiore al 52,2% del Regno Unito e al 32,6% della Germania al 29,5% della Spagna, ma superiore al 26,1% della Francia.

Al 10 maggio 2021 i decessi Covid-19, nella media dei precedenti sette giorni, in Italia sono scesi a 3,78 ogni milione di abitanti, un livello che non si registrava dal 2 novembre 2020. Si tratta di valori che rimangono più elevati rispetto a quelli di Francia (3,21) e Germania (2,58) e Spagna (1,84) mentre nel Regno Unito l’indicatore si è abbattuto a 0,15, un livello che non si incontrava in quel paese dal 7 settembre 2020.

La ripresa del turismo estivo – Una elevata e diffusa vaccinazione della popolazione a livello internazionale potrà agevolare – anche con l’utilizzo dai certificati verdi digitali – la ripresa dei flussi turistici per l’estate, per i quali l’Italia ha una indiscussa leadership europea. Prendendo a riferimento la media annuale delle presenze turistiche del periodo 2017-2020, l’Italia è il terzo paese Ue per notti spese in alberghi ed esercizi extra-alberghieri; al primo posto troviamo la Spagna e al secondo la Germania, mentre dietro all’Italia si colloca la Francia e l’Austria.

L’Italia sale al primo posto tra i 27 paesi dell’Unione europea per presenze totali nei mesi estivi di giugno, luglio, agosto e settembre, con 912 milioni di presenze nel quadriennio in esame, davanti ai 775 milioni della Spagna, ai 738 milioni della Francia e ai 710 milioni della Germania.

L’artigianato interessato dalla domanda turistica – Un segmento produttivo che è stato colpito in modo severo dal dimezzamento dei flussi turistici in entrata nel 2020 causato dalla pandemia è rappresentato dalle 205 mila imprese artigiane operanti nei settori interessati dalla domanda turistica, nelle quali lavorano 700 mila addetti. In questo cluster di imprese, il settore più rilevante è l’Abbigliamento e calzature (21,4% del totale), seguito da Altre attività manifatturiere e dei servizi (19,7%), comparto che comprende attività quali fotografia, cornici, gioielleria e bigiotteria, ceramica e vetro, lavorazione artistiche del marmo, del ferro, del rame e dei metalli, cure per animali domestici, centri benessere e palestre. Seguono Agroalimentare (18,9%), Trasporti (16,4%), Ristoranti e pizzerie (15,4%) e Bar, caffè, pasticcerie (7,3%). Le imprese artigiane nei settori interessati dalla domanda turistica per regione e provincia nel Rapporto ‘Territori 2020’. Clicca qui per scaricarlo.

Le prime regioni di destinazione delle vacanze estive del 2020 – L’analisi dei dati su viaggi di vacanza dei residenti dell’indagine annuale dell’Istat evidenzia che tra luglio e settembre 2020 la Toscana è risultata la prima destinazione con il 12,6% del totale, seguita da Emilia-Romagna con 10,9%, Trentino-Alto Adige con 10,7%, Puglia con 6,8%, Campania con 6,7% e Veneto con 5,9%.

Nei viaggi di vacanza più lunghi – con 4 o più notti – al primo posto ritroviamo la Toscana con l’11,9% dei viaggi, seguito da Trentino-Alto Adige con 11,6%, Emilia-Romagna con 10,8%, Puglia con 8,8% (era al primo posto nei precedenti due anni), Campania con 8,1% e Sardegna con 7,6%.

Il report dell’Istat indica che tra le destinazioni scelte in estate prevalgono “la montagna, la campagna e il mare, in grado di assicurare relax dopo il lockdown dei mesi precedenti, oltre ad attività all’aria aperta e in sicurezza.”

I territori a più elevata turisticità estiva  – In ambito regionale, il più alto tasso di turisticità nei mesi estivi – elaborata sulla base degli indicatori territoriali per le politiche di sviluppo dell’Istat – si osserva nella provincia autonomia di Bolzano con 31,0 presenze per abitante; seguono  Trento con 17,3 presenze per abitante Valle d’Aosta con 13,0 presenze per abitante, Veneto con 8,9 presenze per abitante, Toscana con 7,7 presenze per abitante, Sardegna con 7,4 presenze per abitante, Emilia-Romagna con 6,4 presenze per abitante e Liguria con 6,0 presenze per abitante.

Le province con il più alto tasso di turisticità nei mesi estivi è Rimini con 38,5 presenze per abitante, seguita da Bolzano con 31,0 presenze per abitante, Venezia con 30,0 presenze per abitante, Livorno con 21,0 presenze per abitante, Grosseto con 20,9 presenze per abitante, Trento con 17,3 presenze per abitante, Ravenna con 13,7 presenze per abitante, Vibo Valentia con 13,4 presenze per abitante, Sassari con 13,3 presenze per abitante, Savona e Verbano-Cusio-Ossola con 13,1 presenze per abitante, Aosta con 13,0 presenze per abitante, Verona con 12,0 presenze per abitante, Forlì-Cesena con 11,0 presenze per abitante, Siena con 10,7 presenze per abitante e Nuoro con 10,2 presenze per abitante.

PRESENZE TURISTICHE TRA GIUGNO-SETTEMBRE NEGLI ULTIMI QUATTRO ANNI NEI PAESI UE

Totale giu.-sett. 2017-2020, milioni di presenze, totale nazionali e stranieri – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

TASSO TURISTICITÀ NEI MESI ESTIVI PER REGIONE

2018, giornate di presenza (giugno-settembre) per abitante – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

LE PROVINCE CON TASSO TURISTICITÀ NEI MESI ESTIVI SUPERIORE ALLA MEDIA

2018, giornate di presenza (giugno-settembre) per abitante – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

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