Calo più rapido della produzione tra flessioni sostenute dei nuovi ordini. Riprendono le pressioni inflazionistiche. Fiducia delle imprese al secondo posto più basso mai registrato.
Produzione industriale in calo per il secondo mese consecutivo. Ulteriore forte calo del volume degli ordini. Si attenuano notevolmente le pressioni inflazionistiche.
Ancora un netto declino della produzione industriale. La contrazione più rapida dei nuovi ordini da aprile 2020. Livello di fiducia tra i più deboli mai registrati.
Calo netto e accelerato dei nuovi ordini. La produzione è sostenuta dagli ordini in fase di lavorazione. Fiducia delle imprese ai minimi registrati dall’inizio della pandemia di Covid-19.
Diminuisce la crescita della produzione a causa della carenza di materiale. Crescita più lenta dei nuovi ordini da dicembre 2020. Il tasso di inflazione dei costi recupera la posizione maggiore in tre mesi.
Crescita della produzione in ragione dell’ennesimo forte aumento dei nuovi ordini. Diminuiscono ancora una volta i problemi sulla fornitura e le pressioni inflazionistiche. Ottimismo riguardante l’attività dei prossimi dodici mesi maggiore in cinque mesi.
Produzione al livello più basso in 12 mesi a causa del rallentamento della crescita dei nuovi ordini. Diminuiscono i problemi sulla fornitura, con i ritardi delle consegne meno severi da agosto. Tasso di inflazione dei costi più lento in 10 mesi.
La crescita della produzione e dei nuovi ordini rimane vicina ai valori massimi dell’indagine. Forte espansione dei livelli occupazionali a causa dell’aumento record del lavoro inevaso. Pur rimanendo elevata, rallenta la pressione inflazionistica.
Produzione in aumento al tasso più veloce da giugno per la crescita maggiore dei nuovi ordini. Assunzioni a livelli quasi record delle aziende. Prezzi medi di vendita in espansione al tasso più veloce della storia dell’indagine a causa del nuovo aumento dei costi.
Ulteriori forti crescite della produzione e dei nuovi ordini. Creazione occupazionale più veloce data dalle maggiori pressioni sulla capacità. Rimangono elevate le pressioni inflazionistiche per via dell’intensificarsi dei ritardi sulla catena di distribuzione.
