Tecnologia e nuovi strumenti, un anno di lotta per la sicurezza del gambling

La fine dell’anno è sempre un momento di bilanci, l’occasione per tirare le somme, per capire cosa si è fatto e soprattutto cosa si potrà in futuro. Un discorso, questo, che è valido anche per la filiera del gioco, che nel 2023 ha visto un impegno ancora più forte, costante e diffuso per la sicurezza dei giocatori.

“Il ritorno del gioco illegale, la diffusione di portali criminali e soprattutto la grande frequenza di attacchi hacker rivolti sia alle aziende che ai singoli utenti ha riacceso i riflettori sul tema della protezione dei dati e sull’importanza del gioco sicuro”, ci spiegano gli esperti di Slotmachineaams.it.

I portali degli operatori di gioco sono infatti luoghi in cui si possono trovare una miriade di dati: da quelli sensibili e personali a quelli finanziari ed economici. Dati che sono l’obiettivo principale di furti e truffe. Tra le più diffuse nell’ambito del gambling possiamo citare le frodi sugli account e i furti di identità, un modo purtroppo molto diffuso per rubare le credenziali e quindi l’accesso a contenuti sensibili, oppure l’abuso di bonus, che avviene creando identità false o rubate, passando per la frode di affiliazione che consiste nella creazione di siti web falsi o altre tattiche per generare commissioni non lecite e non sicure.

Un altro tipo di reato è quello che avviene con i bot dell’Intelligenza Artificiale, che spingono i giocatori ad accedere ai propri account per rubare le credenziali di accesso. “Ma se l’IA viene sfruttata dagli hacker – spiegano ancora da Slotmachineaams.it – è anche vero che questo strumento può essere utilizzando dalle aziende per implementare i loro parametri di sicurezza”. Intelligenza Artificiale e Big Data sono infatti le due grandi armi che nel corso del 2023 la filiera del gioco pubblico e legale ha messo in campo per contrastare i reati informatici e le intromissioni.

Come? Con un nuovo protocollo creato da Slotegrator proprio per la gestione del rischio. “Il funzionamento è semplice quanto efficace: si parte dall’identificazione del rischio, dall’analisi di quando e dove potrebbe verificarsi, per poi passare alla classificazione e quindi all’assegnazione a un membro del team, che dovrà monitorare la situazione – spiegano ancora da SMA – in questa maniera è possibile capire i punti vulnerabili di un portale e di un sito e rispondere in modo rapido a qualsiasi avvento avverso”. Un passo in avanti importante per la sicurezza online. Un nuovo tassello in un percorso che continuerà anche nel 2024. Per mettere al centro la protezione dei dati dei giocatori.

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