The Long Game: guardare lontano in un mondo a breve termine

 The Long Game: guardare lontano in un mondo a breve termine

Come sempre, Dorie Clark coglie nel segno. Raccontandoci le storie di una nutrita serie di leader e professionisti di successo, ci mostra l’importanza della pazienza strategica e il potere duraturo di curiosità e resilienza. Preparatevi a prendere appunti. Daniel Pink

Giocare una “partita lunga” – rinunciando alle gratificazioni a breve termine per impegnarsi verso un obiettivo futuro incerto ma degno – non è facile. Ma è la strada più sicura per un successo significativo e duraturo in un mondo che troppo spesso dà la priorità a ciò che è facile, veloce e, in ultima analisi, superficiale.

Guardare lontano ci protegge durante i periodi di crisi (di tutti i tipi), perché ci fa muovere verso i nostri obiettivi più importanti.

The Long Game, ha l’obiettivo di mettere a nudo il processo e di condividere la verità pura e semplice su ciò che serve per costruire un successo a lungo termine.

Dorie Clark condivide preziose strategie rivelatesi vincenti nel percorso di molti imprenditori e manager che ha aiutato: concedersi delle tregue, dire di no (anche a proposte interessanti), dedicare 20% del tempo all’esplorazione, selezionare i propri obiettivi, fare networking con le persone giuste, rendere produttivi i propri fallimenti, allenare la pazienza strategica, fermarsi a raccogliere i propri risultati.

A livello razionale, sappiamo tutti che il successo duraturo richiede perseveranza e impegno. Eppure, gran parte della nostra cultura ci spinge a fare ciò che è facile, ciò che è garantito e ciò che sembra affascinante sul momento.

The Long Game vuole essere una chiamata a gran voce a favore del pensiero a lungo termine. È un kit di strumenti pratici che mostra come continuare a dare priorità a ciò che conta di più, a fare piccole cose nel tempo per raggiungere gli obiettivi e a essere disposti a continuare a perseguirli anche quando sembrano inutili, noiosi o difficili.

La differenza non si percepirà dopo una settimana, un mese né un anno.
I grandi obiettivi possono sembrare – sono – impossibili nel breve termine. Ma pochi si rendono conto che con piccoli passi metodici, compiuti giorno dopo giorno, quasi tutto è raggiungibile, e spesso comunque prima di quanto ci si possa immaginare.

È fondamentale capire che possiamo ottenere quasi tutto ciò che vogliamo, ma non all’istante. Se siamo metodici, se siamo perseveranti e se procediamo a piccoli passi ponderati, possiamo arrivarci. All’inizio il cammino potrà essere lento, ma i vantaggi di queste azioni, sommati nel tempo, possono portare a risultati sorprendenti. La visione a lungo termine ha anche un effetto collaterale insolito: il coraggio.

Il libro, con la prefazione di Riccardo Scandellari, è diviso in tre parti: “Fare spazio”, “Concentrarsi su ciò che conta” e “Mantenere fede in sé stessi.

Nella prima parte “Fare spazio”, c’è un aspetto spesso trascurato del gioco a lungo termine: la necessità di sgombrare prima il campo per potersi schiarire le idee.

Non si può versare altro liquido in un bicchiere già pieno. Ecco perché, se vogliamo fare scelte intelligenti su come impiegare il nostro tempo e le nostre energie, dobbiamo concederci un po’ di spazio vuoto. Essere così occupati può sembrare la strada per il successo, ma senza il tempo di riflettere si profila una possibilità inquietante: e se stessimo ottimizzando le cose sbagliate?

Bisogna trovare gli strumenti pratici per fuggirne, o almeno per allargarne un poco le sbarre riuscendo anche a trovare dei modi specifici per dire di no, in modo da creare più spazio nel calendario per fare ciò che è più importante.

Nella seconda parte: “Concentrarsi su ciò che conta”, si entra nel vivo del guardare lontano.

Ora che avete fatto spazio nel vostro calendario (e nella vostra mente) per considerare nuove possibilità, emerge una domanda importante: a che cosa, esattamente, dovreste guardare? Guardare lontano è fantastico, ma non è sempre ovvio cosa dovreste mettere a fuoco.

Come possiamo individuare gli obiettivi giusti da perseguire, e come perseguirli in modo strategico ed efficace, ottimizzare ciò che è interessante, senza dimenticare quanto sia importante tenere da parte del tempo per la sperimentazione, ovvero di dedicare un quinto del proprio tempo a nuove idee e progetti. Bisogna inoltre riflettere su come costruire relazioni autentiche senza sentirsi “viscidi” durante il processo di networking.

Infine, la terza parte “Mantenere fede in sé stessi”: è dedicata a come andare avanti nonostante le sfide continue o le battute d’arresto.

Ecco dove sta la principale difficoltà nel giocare una partita lunga: a volte ci si può sentire soli, esasperati o inappagati. È alla fine che ne vale la pena, ma sul momento, spesso sembra una completa e umiliante perdita di tempo. In questa ultima parte del libro si affronta un aspetto tosto, che mette in crisi molte persone che si accingono a giocare a lungo termine: avere la pazienza di andare fino in fondo. Ma quando si è abbastanza pazienti, le ricompense possono essere trasformative.

Se fosse facile essere pazienti, ce la farebbero tutti. La pazienza è la prova di merito più vera. Ci guadagniamo il nostro successo faticando senza alcun premio né riconoscimento, né tanto meno la certezza che si realizzerà. Ci è necessario avere fede e farlo comunque. Questa è la pazienza strategica.

Bisogna inoltre affrontare il tema del fallimento, che in genere continua a essere percepito come qualcosa di terribile e umiliante, nonostante l’ideologia fail fast della Silicon Valley. Il segreto sta nel comprendere la differenza cruciale tra fallimento e sperimentazione perché, se si sta imparando, in realtà non si sta fallendo.

La parte finale è dedicata anche al saper raccogliere i frutti del duro lavoro. Per ironia della sorte, questo non è sempre facile per le persone di successo. Con il passare degli anni ci si abitua a lottare e a darsi da fare senza tregua, e può essere davvero difficile fermarsi ad assaporare i momenti di gloria.

Ma guardare lontano oggi significa costruirsi il tipo di successo professionale a lungo termine che permetterà domani di guardare indietro con gioia e soddisfazione alla vita che è stata creata.

Dorie Clark

Nominata fra i Top 50 Business Thinkers e riconosciuta come la #1 Communication Coach al mondo dal Marshall Goldsmith Leading Global Coaches Awards, Dorie Clark è consulente e keynote speaker.

Insegna Executive Education alla Fuqua School of Business della Duke University e alla Graduate School of Business della Columbia University.

È autrice di Entrepreneurial You, Reinventing You e Stand Out (Leadership Book of the Year per la rivista Inc.).

Dorie Clark è firma di punta per la Harvard Business Review, fra i suoi clienti come consulente ci sono Google, Microsoft e la World Bank.

È stata definita dal New York Times «un’esperta di ‘auto- reinvenzione’ e nell’aiutare gli altri a effettuare cambiamenti nella loro vita».

I suoi libri sono stati tradotti in undici lingue.

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