“There’s Nothing Like This”: dal 19 settembre il libro che svela il “genio strategico” di Taylor Swift

Cantautrice. Pioniera. Mente geniale. Imprenditrice e stratega. Modello di empowerment femminile e di indipendenza artistica. L’equivalente dei Beatles per la sua generazione. Cosa rende Taylor Swift un fenomeno unico nella storia della musica contemporanea? Per rispondere a questa domanda, Egea – la casa editrice dell’università Bocconi – porta nelle librerie italiane dal 19 settembre “There’s Nothing Like This – Il genio strategico di Taylor Swift”, saggio firmato da Kevin Evers, giornalista di Harvard Business Review, e arricchito dalla prefazione del produttore discografico Massimo Bonelli.
In un’epoca in cui il successo sembra effimero e la popolarità si misura in click e visualizzazioni, Swift ha saputo costruire una carriera che attraversa generi, linguaggi e generazioni, reinventandosi a ogni album pur restando intimamente fedele a sé stessa, e mantenendo un legame autentico con milioni di fan in tutto il mondo.
There’s Nothing Like This” è il racconto di questa avventura straordinaria. Scritto da Kevin Evers con lo sguardo di chi conosce la musica, la cultura pop e soprattutto è abituato a indagare i meccanismi invisibili con cui si raggiunge (e si mantiene) il successo, il libro tratteggia la figura di una diva antifragile” capace di trasformare ogni crisi in un’opportunità di rinascita creativa.
Non solo una biografia musicale, insomma, ma un’analisi del fenomeno Swift dal punto di vista della strategia (creativa e imprenditoriale), della comunicazione, del marketing, della relazione con i fan e della gestione dell’immagine pubblica.
Evers ricostruisce le tappe fondamentali della carriera di Swift, analizzando come ogni album sia stato una svolta, un nuovo capitolo che ha ridefinito il suo rapporto con il pubblico e con l’industria musicale. Dai testi di “Fearless” e “Speak Now”, che raccontano la vulnerabilità e la forza di una giovane donna, fino alla svolta elettronica di “1989” e alla narrazione più introspettiva e matura di “Folklore” ed “Evermore”, Swift ha saputo parlare a generazioni diverse, adattando il suo linguaggio e la sua immagine senza mai perdere autenticità.
La sua evoluzione da cantante country adolescente a icona pop globale non è stata lineare”, spiega Evers. “Si è destreggiata tra diversi stili musicali (country, country-pop, pop, elettropop e indie rock) mentre imparava a gestire un nuovo tipo di celebrità alimentata dai social e contemporaneamente affrontava due cambiamenti storici dirompenti nell’industria musicale: l’ascesa della musica digitale e, subito dopo, l’era dello streaming. Ogni decisione importante che ha preso è stata un rischio calcolato, e fallire avrebbe potuto significare perdere il suo pubblico o venire eclissata da nuove artiste emergenti. Taylor Swift ha gestito queste transizioni con grande maestria, trasformando le potenziali insidie in pietre miliari della sua carriera. A ogni svolta ha lasciato che il vento soffiasse, e quasi sempre la sua fiamma è diventata ancora più forte, più luminosa, più grande”.
In un settore che pretende sempre più canzoni, più visibilità, più eventi, Taylor Swift ha alzato continuamente l’asticella spingendo in avanti i propri limiti e quelli dell’industria musicale”, aggiunge Massimo Bonelli. “Non si è limitata ad accogliere il cambiamento, spesso lo ha anticipato cogliendo le opportunità offerte dalle nuove piattaforme e coinvolgendo i fan in modo innovativo. Per lei il rapporto con il pubblico non è mai stato solo una questione di marketing, ma la base di una relazione autentica, fondata su fiducia, ascolto e intimità emotiva”.

Chi è Kevin Evers

Kevin Evers è senior editor di Harvard Business Review. Animato dal desiderio di dar forma alle ricerche più rivoluzionarie e spazio alle idee pionieristiche, ha curato libri campioni di vendite e pluripremiati, su temi quali le alte prestazioni, la creatività, l’innovazione, la digital disruption, il marketing e la strategia. È anche autore di articoli molto apprezzati sulle neuroscienze, i blockbuster hollywoodiani, l’arte della persuasione e l’imprevedibilità del successo. Laureato in Lingua e letteratura inglese presso gli Hobart and William Smith Colleges, ha conseguito un master in Studi cinematografici presso la Boston University.

DATI TECNICI:

“There’s nothing like this – Il genio strategico di Taylor Swift”
Egea, 2025  – pp. 320 – 22,90 euro

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