Tre gravi rischi che le PMI non possono più permettersi

 Tre gravi rischi che le PMI non possono più permettersi

Una recente ricerca effettuata dal nostro Centro Studi Assidim, basata su dati ISTAT 2020, evidenzia che la spesa per la protezione sociale in Italia nel 2019 è stata di oltre 500 miliardi di €, di cui il 60% è Previdenza (INPS), il 25% Sanità (SSN), l’11% Prestazioni Assistenziali (per esempio l’indennità di accompagnamento) e il restante 7% Prestazioni erogate da Enti Privati.

Un’altra interessante ricerca Elips-Life-Prometeia ci dice anche che solo il 3% dei lavoratori italiani, su un totale di 25.6 milioni di occupati, è coperto da cosiddetti rischi “biometrici”: cioè quelli derivanti da Morte, Infortuni, Invalidità permanente e non auto-sufficienza.

Sappiamo che la nostra economia è sostenuta soprattutto da PMI (97% delle aziende italiane).

Facile a questo punto trarre le conclusioni: i dipendenti delle aziende italiane sono pericolosamente “sotto assicurati” di fronte ai rischi legati alla Salute e Protezione.

ASSIDIM grazie al proprio Ufficio Studi, svolge una attività di divulgazione e ricerca per diffondere, specialmente fra gli imprenditori delle PMI, una nuova cultura volta a promuovere il “Vero Welfare”, accessibile, moderno e soprattutto sostenibile, che il Presidente Marcello Marchese sintetizza con due parole chiave: “Salute & Protezione”.

Il presidente di ASSIDIM Marcello Marchese

“In caso di tragedie familiari conseguenti alla perdita del capofamiglia” – spiega Marchese – “vediamo ancora in alcune aziende (troppe) la cassetta esposta alla reception per la “colletta” di sostegno alle famiglie. Magari queste realtà sono note per le loro soluzioni e prodotti innovativi apprezzati in tutto il mondo, ma sul welfare siamo a livelli di arretratezza che si spiegano solo con una mancata conoscenza dell’argomento”.

Eppure, assicurarsi contro i rischi derivanti da morte e invalidità permanente costa veramente poco, come dimostra il rapporto fra contributo versato e indennizzo. E se poi si utilizza una Cassa di Assistenza, oltre ai vantaggi fiscali, si ottengono tutti i benefici della mutualità che contribuiscono a non fare variare i premi in caso di evento avverso.

Secondo i dati della citata ricerca Prometeia-Elips-Life, ad un lavoratore di 35-40 anni bastano 300 € di premio-contributo associativo annuo, cioè meno di 1 € al giorno, versati in una polizza collettiva, per garantire ai propri familiari un indennizzo fino a 300.000 € in caso di morte prematura. Questo significa che il dipendente con un reddito medio di 30.000 € all’anno, in caso di premorienza, potrebbe garantire ai suoi cari l’equivalente di 10 anni di tranquillità. Con il costo di un caffè al giorno.

Evidentemente in molte aziende manca una corretta percezione delle conseguenze legate al verificarsi di eventi avversi come la morte o l’invalidità permanente. E nelle PMI queste sono ancora più drammatiche quando una invalidità grave o una morte prematura colpiscono le figure chiave. Si mette a repentaglio non solo la propria sicurezza economica e quella dei familiari, ma addirittura la “business continuity” aziendale.

ASSIDIM si adopera costantemente per sensibilizzare i propri beneficiari con iniziative di formazione e divulgazione di “cultura della salute” come la recente Survey sugli Stili di Vita, finalizzata a sviluppare più consapevolezza sui temi della Prevenzione e sull’importanza di adottare comportamenti più consapevoli in termini di alimentazione, sport e uso di tabacco e alcolici.

Anche sul tema della perdita dell’auto sufficienza c’è molto da fare. Oggi le prestazioni Long Term Care sono adottate pochissimo.

L’invecchiamento costante della popolazione e il parallelo stress a cui è sottoposto l’INPS (sembra che il punto critico di tenuta sarà intorno al 2030) rende evidente che non sarà possibile contare su una pensione adeguata e che la situazione diventerebbe ancora più grave in caso di perdita dell’autosufficienza con il disagio economico ad essa collegato. Basti pensare all’esplosiva crescita della domanda di “badanti” e “assistenti domiciliari” che è sotto gli occhi di tutti.

ASSIDIM ha impostato per il 2022 una serie di appuntamenti web a cadenza regolare, finalizzati proprio a “fare cultura” su queste tematiche. Parleremo di “Welfare Vero” di Rischi, di Bisogni che i lavoratori manifestano e delle ricadute sulle aziende che li soddisfano ottenendo migliori performance, serenità e motivazione. Tratteremo anche di Digital Health, con le novità che la tecnologia oggi offre a tutti, basta che abbiano un cellulare.

In un contesto di sempre maggiore turbolenza economica e sociale, di aumento dell’incertezza e della precarietà, speriamo di poter fornire ai “nostri” imprenditori nuovi punti di vista e stimoli per migliorare la loro qualità della vita, quella dei loro collaboratori e anche delle loro imprese che, se dotate di un sistema di protezioni più qualificate, saranno più resilienti ed attrattive, più competitive e performanti.

ASSIDIM, anche grazie alla collaborazione con media come Il Giornale delle PMI, vuole diventare un punto di riferimento per le aziende, soprattutto PMI, su temi fondanti quali la Salute e la Sicurezza per ridurre i rischi interruzione delle attività.

Per le PMI la perdita di competitività in termini di “business continuity” ed attrattività (reputazione e “employer branding” sul mercato del lavoro) al verificarsi di questi tre eventi (Morte, Invalidità Permanente, Perdita di Autosufficienza) è troppo elevato: il 97% dei lavoratori non è coperto da polizze collettive contro tali evenienze. Vogliamo portare gli imprenditori e le aziende ad aumentare le loro competenze in tale ambito e fare in modo che questa crescente sensibilità impatti sulla loro capacità di fare business.

Abbiamo questa “mission”: stimolare le aziende che ci seguono ad adottare Piani di Welfare Vero, “solidi”, non limitandosi all’adozione di qualche supporto al reddito, come ticket Restaurant o Soluzioni da welfare da Piattaforma (Buoni acquisto, etc).

Piani Welfare che prevedano Coperture Sanitarie, Infortunistiche (anche fuori dal luogo di lavoro, come lo Smart Working imporrà sempre di più) e che prevedano coperture caso morte, infortuni, malattia e assistenza in caso di non autosufficienza. Vogliamo contribuire a “rovesciare la piramide” estendendo l’accessibilità a soluzioni sostenibili, innovative ed accessibili, per attrarre i lavoratori più giovani e con competenze qualificate e per proteggere i redditi più bassi, quei i lavoratori e lavoratrici che non hanno accesso ad alcuna forma di tutela contrattuale in tale ambito.

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