Tribunali, le nuove procedure di liquidazione giudiziale segnano l’addio ai “vecchi” fallimenti (-95%)
- Nuove procedure in aumento del 5%, ma crollano del 95% i fallimenti;
- Nei primi sei mesi dell’anno aperte 943 liquidazioni giudiziali;
- I tribunali di Roma e Milano primi per pratiche sopravvenute, in coda Busto Arsizio e Genova;
- A Firenze l’aumento percentuale maggiore nella definizione dei procedimenti (+79%), a Verona il calo più consistente (-40%);
- La Sezione Fallimentare del Tribunale di Roma quella con maggiori carichi pendenti;
- Lo stock di procedure fallimentari ancora aperte ammonta a 24mila; 1.798 invece le liquidazioni giudiziali inevase.
Cherry Sea, l’Osservatorio realizzato dalla startup fintech Cherry srl, ha analizzato l’attività del secondo trimestre 2023 delle prime venti “sezioni fallimentari” per volume di attività in Italia, ovvero: Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Busto Arsizio, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Modena, Monza, Napoli, Padova, Roma, Torino, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza.
La ricerca ha riscontrato come nel corso del secondo trimestre dell’anno, sommando i fallimenti alle liquidazioni giudiziali, a livello nazionale il numero complessivo di nuove procedure aperte è aumentato del 5% a fronte di 990 pratiche sopravvenute.
Guardando ai singoli tribunali presi in esame risulta come, rispetto al secondo trimestre del 2022, quello di Busto Arsizio ha avuto un importante calo del 47% nell’apertura di nuovi procedimenti, seguito da Padova (-23%), Genova e Vicenza (-19%).
In valori assoluti, invece, Roma e Milano si confermano come primi tribunali per complessivi procedimenti aperti nel secondo trimestre (rispettivamente 171 e 164), seguiti a distanza da Torino (63) e Brescia (52). In coda, invece, Busto Arsizio e Genova (22) oltre a Vicenza e Treviso (26) che non registrano alcuna nuova procedura fallimentare a fronte di sole nuove liquidazioni giudiziali.
«Il passaggio obbligato dalle “vecchie” procedure fallimentari a quelle “nuove” di liquidazione giudiziale segna un momento di profondo cambiamento nel settore giuridico visto che l’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (CII) sta dimostrando un impatto positivo sulla gestione delle situazioni di morosità – afferma Chai Botta, Infrastructure Lead in Cherry Srl – Come azienda impegnata nello sviluppo di soluzioni AI all’avanguardia nel settore siamo particolarmente attenti a queste dinamiche e per questo sosteniamo l’impiego di tecnologie avanzate che permettono di velocizzare e semplificare il processo di risoluzione delle controversie, oltre che consentire una migliore gestione delle risorse e del tempo di tutte le parti coinvolte nel singolo procedimento».
LIQUIDAZIONI GIUDIZIALI
- Il tribunale di Milano sempre primo per procedimenti sopravvenuti
A seguito dell’entrata in vigore della normativa CCII, l’Osservatorio di Cherry Sea evidenzia come nei primi sei mesi dell’anno sono state aperte 943 liquidazioni giudiziali. Prendendo in esame i singoli tribunali allo studio, quello di Milano risulta primo con 160 pratiche sopravvenute, seguono Roma (147), Torino (59) e Brescia (50), mentre in coda troviamo Busto Arsizio e Genova (22) oltre a Treviso e Vicenza (26). Invece, in relazione alle procedure oggi pendenti queste si assestano a 1.798 (di cui 339 presso il tribunale di Milano, 254 in quello di Roma e 117 a Torino).
FALLIMENTI
- Il tribunale di Roma si conferma primo per pratiche aperte, Milano per quelle chiuse
Analizzando solo i procedimenti ancora assoggettabili alla Legge Fallimentare, oggi ormai superata dalla normativa CCII, nel secondo trimestre 2023 nei venti tribunali presi in esame sono stati aperti complessivamente 47 procedimenti fallimentari – rispetto ai 941 del secondo trimestre 2022, per un vistoso calo nell’ordine del 95% – e ne sono stati chiusi 1.713, -5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Da aprile a giugno 2023 il primo tribunale per numero di procedimenti aperti (contemplando sia fallimenti che liquidazioni giudiziali) è quello di Roma (171), con un aumento del 12% rispetto allo stesso trimestre del 2022. Seguono Milano (164) e Torino (63).
In relazione ai procedimenti definiti, il cui dato su scala nazionale è in diminuzione del 5% rispetto al secondo trimestre dello scorso anno (da 1.805 a 1.713), il primo tribunale in Italia rimane nettamente Milano la cui sezione fallimentare ha portato a termine 324 pratiche tra i mesi di aprile e giugno, in leggero calo rispetto ai numeri del 2022 (337, -4%). Seguono i tribunali di Roma (220 pratiche evase, ma -14% rispetto allo stesso periodo del 2022 che ne contava 256), Bari (109, +18%) e Napoli (102, +52%), mentre quello di Firenze segna l’aumento percentuale maggiore con un +79%.
Le sezioni che hanno chiuso meno procedimenti, invece, sono quelle di Genova (32, -14% sul medesimo periodo del 2022), Venezia (37, -34%), Cagliari (42, -33%) e Bologna (43, -35%). Il calo percentuale maggiore si registra però a Verona, che segna un -40% (da 82 a 49).
- La mappa provinciale dei fallimenti pendenti
I tribunali con lo stock più voluminoso al 30 giugno 2023 si confermano essere quelli di Roma (4.584 fallimenti pendenti), Milano (2.954) e Bari (1.529), mentre all’inverso troviamo le sezioni fallimentari di Modena (415), Busto Arsizio (497) e Genova con (571). A livello nazionale, invece, si contano ancora 23.997 procedure pendenti, comunque in calo del 10% rispetto all’ultimo trimestre del 2022.