Tribunali, nel primo quadrimestre del 2024 aumentate del 16% le liquidazioni giudiziali

 Tribunali, nel primo quadrimestre del 2024 aumentate del 16% le liquidazioni giudiziali
  • Nel 2024 in tutta Italia aperte un totale di 2.862 nuove liquidazioni giudiziali, in aumento del 16% rispetto al primo quadrimestre del 2024 (2.469);
  • 43.503 i fallimenti pendenti al 30.04.2024, in calo del 9% rispetto al 31.12.2023 (47.675);
  • Roma primo tribunale e Lombardia prima regione per nuove liquidazioni giudiziali.

Berry Sea, l’Osservatorio realizzato da Berry Srl (ex Cherry Srl), ha analizzato l’attività del primo quadrimestre del 2024 dei tribunali fallimentari nazionali con un focus sulle prime venti sezioni per volume di attività, che aprono oltre il 50% delle procedure di tutta Italia (140 tribunali), ovvero: Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Busto Arsizio, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Modena, Monza, Napoli, Padova, Roma, Torino, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza.

Analisi liquidazioni giudiziali

I risultati dello studio indicano come nei primi 4 mesi del 2024 in Italia il numero complessivo di nuove procedure aperte (dopo la riforma del Codice della Crisi e dell’Insolvenza-CCII, i fallimenti lasciano il posto alle liquidazioni giudiziali) sia aumentato del 16% a fronte di 2.862 pratiche aperte, rispetto alle 2.469 procedure aperte nel primo quadrimestre 2023, continuando il trend di crescita dal 2022.

Contemplando quindi le liquidazioni giudiziali, e prendendo in analisi i singoli tribunali allo studio, nel corso del 2024 Roma torna ad essere primo per complessivi procedimenti aperti (232, -12% sui primi 4 mesi del 2023 che includevano sia liquidazioni che fallimenti), seguito da Milano (228, -5%) e Torino (135, +65%), mentre in coda si trovano Cagliari (24, -19%), Modena (32, -2%) e Genova (36, +82%). L’aumento percentuale maggiore si registra nei tribunali di Verona (+147% a fronte di 72 procedure) e Genova (+82%).

All’inverso, il tribunale di Cagliari annovera un importante calo del 19%, unico tribunale insieme a quello di Roma a registrare una diminuzione significativa tra i primi 4 mesi del 2024 e lo stesso periodo del 2023. Il tribunale che chiude più fallimenti nel periodo in esame è Milano (341).

A livello regionale, in valore assoluto si contano 2.862 nuove pratiche, di cui 560 provengono dalla Lombardia, 354 dal Lazio e 277 dal Veneto, mentre in coda si trovano Molise (11), Basilicata (19) e Trentino-Alto Adige (23). In variazione percentuale, invece, l’Abruzzo risulta essere la prima regione in relazione all’apertura di liquidazioni giudiziali (+88% sui primi 4 mesi del 2023), mentre il Molise quella con il calo più importante (-36%).

Analisi liquidazioni giudiziali e fallimenti

In relazione allo stock di fallimenti e liquidazioni giudiziali pendenti, invece, nel primo quadrimestre del 2024 questo si assesta ad un complessivo di 53.560 (-4% sul 2023). In particolare, le liquidazioni giudiziali pendenti al 30.04.2024 risultano essere 10.057, mentre i fallimenti 43.503 (-9% sul 2023). Nel contesto delle sole procedure “fallimentari”, il tribunale di Firenze registra un +41% di procedimenti chiusi nei primi 4 mesi del 2024, seguito da Venezia (+36%) e Genova (+21%), mentre Cagliari con un -36% è il tribunale con il calo maggiore seguito da quelli di Brescia e Napoli (rispettivamente -34% e -29%). La Lombardia, oltre a confermarsi come la regione che apre più liquidazioni (560), si attesta anche come quella che chiude più fallimenti (822).

Prendendo in esame la metrica che il Ministero della Giustizia definisce come Clearance Rate, ovvero il rapporto tra le procedure definite e quelle sopravvenute nel medesimo arco temporale, si denota un trend positivo su quasi l’intero territorio (4.192 chiusure contro le 2.862 aperture). Si distinguono le Marche con uno score del 163%, seguite da Umbria e Campania rispettivamente 93% e 76%. Uniche regioni con Clearance Rate negativo risultano Trentino-Alto Adige (-49%) e Piemonte (-4%).

«Il primo quadrimestre del 2024 attesta un andamento positivo, nonostante l’aumento delle nuove procedure aperte. Si registra infatti quasi il doppio di pratiche chiuse rispetto le nuove sopravvenute – dichiara Giacomo Fava, Lead AI Engineer di Berry Srl – Consolidata ormai la transizione dai fallimenti alle nuove liquidazioni giudiziali, secondo il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII), nel periodo preso in esame il dato relativo l’ammontare di nuove iscrizioni registra un incremento rispetto le aspettative post CCII».

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