Ulteriore calo delle vendite al dettaglio nel mese di febbraio

 Ulteriore calo delle vendite al dettaglio nel mese di febbraio

Secondo i dati dell’indagine PMI di febbraio sulle Vendite al Dettaglio, i dettaglianti italiani hanno affrontato un altro mese di calo delle vendite. Quest’ultima contrazione è stata la più netta in cinque mesi ed ha contribuito ad accelerare il declino dei livelli d’acquisto di beni destinati alla rivendita e dei margini lordi. Allo stesso tempo, il settore ha registrato un maggiore aumento mensile dei prezzi medi d’acquisto, con numerosi commenti da parte delle aziende monitorate sul rincaro dei prodotti freschi.

L’Indice Markit PMI delle Vendite al Dettaglio, che registra i cambiamenti su base mensile delle vendite comparabili, ha registrato a febbraio 45.5, valore minimo da settembre dello scorso anno e poco inferiore a 45.6 di gennaio.

Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, le vendite sono risultate nettamente inferiori indicando il più rapido tasso di contrazione su base annua in sette mesi. Le aziende che hanno segnalato un calo, lo hanno collegato alle condizioni meteo sfavorevoli, minori presenze e alla diminuzione del potere di spesa dei consumatori.

A febbraio, le vendite sono state generalmente inferiori agli obiettivi. L’indice corrispettivo ha infatti toccato i livelli minimi da luglio 2016 misurando un valore inferiore alla media di lungo termine.

Gli ultimi dati raccolti hanno tuttavia indicato ottimismo tra i dettaglianti sulle aspettative di vendita per il prossimo mese, segnando un record di fiducia su tre mesi.

Promozioni, nuove collezioni e modelli ed il tempo più favorevole sono stati menzionati tra i fattori che più probabilmente supporteranno le vendite nei prossimi mesi. Instabilità politica, pressione fiscale maggiore e aumento del costo del carburante sono stati invece citati come potenziali minacce alle prospettive future.

La flessione delle vendite ha continuato a pesare sull’acquisto di beni all’ingrosso, in calo a febbraio per il terzo mese consecutivo e al tasso più rapido da settembre dello scorso anno. Nel frattempo, i livelli di magazzino, sono leggermente aumentati, rovesciando perciò la contrazione avutasi ad inizio anno.

I dettaglianti hanno indicato a febbraio un forte aumento dei prezzi medi d’acquisto, con un ritmo di incremento vicino al valore più rapido in più di cinque anni, secondo soltanto a quello registrato ad ottobre 2013 con l’introduzione dell’IVA al 22%. Le aziende hanno spesso citato frutta e verdura come i principali carichi di spesa, ma alcuni hanno anche menzionato i rincari sul carburante.

Come riflesso delle vendite in calo e dei costi in aumento, i dettaglianti hanno registrato la più netta contrazione dei margini lordi in cinque mesi, a cui si è aggiunta, dai commenti raccolti, un’altra ondata di sconti.

A febbraio, e per il sesto mese consecutivo, si assiste ad un aumento dei livelli occupazionali del settore delle Vendite al Dettaglio in Italia. Il tasso di creazione dei posti di lavoro è tuttavia rallentato rispetto a gennaio mostrando solo un aumento marginale.

Phil Smith, economista presso la IHS Markit, e autore del report Markit PMI® sulle Vendite al Dettaglio in Italia, ha detto: «Il livello di spesa dei consumatori resta l’anello debole dell’economia italiana. In netto contrasto con le migliorate prestazioni avutesi sia nel manifatturiero che terziario, il settore delle vendite al dettaglio di febbraio continua a calare al tasso più rapido da settembre. I dettaglianti stanno inoltre affrontando un’impennata della pressioni sui costi, non soltanto per l’aumento dei prezzi delle materie prime globali ma anche per le recenti rigide condizioni meteorologiche che hanno fatto aumentare i costi dei prodotti freschi locali».

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