Vista la stabilizzazione della Francia, ad agosto la ripresa dell’Eurozona segna costanti progressi

Il tasso di incremento, anche se di gran lunga allineato con la media dell’attuale espansione, è tuttavia risultato per la seconda volta più debole nell’ultimo anno , in accordo con la crescita ridotta del PIL di circa 0.3%.
La produzione è aumentata sia nel manifatturiero che nel terziario, con le aziende terziarie che hanno nuovamente riportato l’incremento più netto. Tuttavia i tassi di crescita hanno rallentato in entrambi i settori. Più marcata è stata la frenata del manifatturiero, che dopo una sequenza di 14 mesi consecutivi di crescita ha segnato il più debole livello di espansione.
La crescita delle attività, di esile e fragile natura, risulta ancora troppo debole da incoraggiare l’aumento degli organici, tanto da incidere in modo significativo sulla disoccupazione. Ad agosto, il leggero aumento degli organici del terziario è stato controbilanciato da nuovi tagli nel manifatturiero, generando un tasso di creazione di posti di lavoro vicino alla stagnazione, tasso tuttavia migliore rispetto alla rapida contrazione avutasi ad agosto dello scorso anno.
Ad agire da freno alla creazione di posti di lavoro sono anche le incertezze economiche e geopolitiche, di pari passo alla necessità continua di mantenere costi competitivi.
Il tasso di crescita dei nuovi ordini è risultato più alto ad agosto. Per le aziende del terziario le condizioni del mercato si sono leggermente rianimate visto l’aumento dei nuovi ordini ricevuti al tasso per la seconda volta più veloce da maggio 2011. Il lato negativo è che ciò è stato in parte controbilanciato dal manifatturiero, con un record minimo di crescita in più di anno sia dei nuovi ordini che delle nuove esportazioni.
Sul fronte dei costi, la media dei prezzi di acquisto di agosto è aumentata per il quindicesimo mese consecutivo. Il tasso di incremento tuttavia è rallentato ai minimi su tre mesi risultando ben al di sotto della media storica d’indagine. Allo stesso tempo i prezzi di vendita sono stati ulteriormente tagliati a causa del basso livello della domanda generale e delle maggiori pressioni competitive. Da aprile 2012, i prezzi di vendita hanno subìto un progressivo calo mensile, e l’ultimo è risultato il più netto negli ultimi tre mesi.
Dando un’occhiata ai dati nazionali, sembra restringersi il grande divario tra i risultati della Germania e della Francia.
La produzione tedesca di agosto è aumentata per il sedicesimo mese consecutivo, anche se con un tasso di espansione rallentato rispetto al record su tre mesi di luglio, rimanendo tuttavia forte e sopra la media della sopracitata sequenza. Nel frattempo, dopo le contrazioni avutesi negli ultimi tre mesi, l’attività economica francese è risultata stabile.
Tuttavia, la differenza tra le due grandi nazioni sul mercato del lavoro continua, visto che la Germania ha assistito ad un minimo aumento dei posti di lavoro mentre la Francia ha segnato il più netto tasso di tagli occupazionali dallo scorso febbraio.
Al di fuori delle due grandi nazioni sono stati compiuti ulteriori passi dagli altri paesi dell’Eurozona, che hanno indicato in media l’aumento della produzione economica per il tredicesimo mese consecutivo, ed un nuovo e lieve incremento dell’occupazione. Tuttavia, per essere più cauti, il tasso di espansione della produzione è sceso ai minimi da gennaio, rispecchiando il simile rallentamento della crescita dei nuovi ordini.
Devi accedere per postare un commento.