Nel secondo trimestre del 2022 prosegue la diminuzione di registrazioni di imprese

 Nel secondo trimestre del 2022 prosegue la diminuzione di registrazioni di imprese

Nel secondo trimestre 2022 il numero totale di registrazioni di nuove imprese si riduce del 2,7%, al netto della stagionalità.

Sempre rispetto al trimestre precedente, sono in particolare da segnalare il netto incremento delle registrazioni di nuove imprese dei trasporti (+22,6%) e dei servizi di informazione e comunicazione (+5,7%); la ripresa degli esercizi ricettivi e di ristorazione (+2,7%); il risultato negativo delle costruzioni (-12,4%) e la sostanziale stazionarietà dei restanti settori.

Come nel precedente trimestre, i settori delle costruzioni e quello delle attività finanziarie, immobiliari e professionali risultano gli unici in cui le registrazioni, al netto della stagionalità, hanno superato in maniera rilevante i livelli raggiunti alla fine del 2019, nonostante gli andamenti discontinui riscontrati negli ultimi trimestri su base congiunturale.

Il numero complessivo di registrazioni è in calo (-7,1%) anche in termini tendenziali. Particolarmente accentuata la flessione nel commercio (-21,2%) e nei servizi di informazione e comunicazione (-17,7%). I settori che registrano la maggior crescita sono i trasporti, con un aumento del 31,4%, e gli esercizi ricettivi e di ristorazione, che salgono dell’11,7%.

In diminuzione anche il numero complessivo di fallimenti sia rispetto al trimestre precedente (-2,0%) sia nel confronto con lo stesso trimestre del 2021 (-14,7%).

Il commento

Seppur con un ritmo più contenuto rispetto al trimestre precedente, prosegue nel secondo trimestre del 2022 la diminuzione congiunturale del numero totale destagionalizzato di registrazioni di imprese, essenzialmente in ragione della consistente contrazione osservata nel settore delle costruzioni.

L’evoluzione è complessivamente sfavorevole anche in termini tendenziali. Una ripresa si osserva solo nei trasporti e magazzinaggio e nei servizi di alloggio e ristorazione. Risulta in calo anche il numero totale di fallimenti, sia su base congiunturale che su base tendenziale.

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